Magorum medicina pro senibus: il Dono dei Magi dal De vita longa di Marsilio Ficino
“I Magi, osservatori degli astri, vennero a Cristo, guida della vita, sotto la guida di una stella, portando in dono come tesoro prezioso di vita, oro, incenso e mirra. Furono tre doni da dedicare al Signore delle Stelle, in rappresentanza di tre Signori dei Pianeti: e precisamente l’oro, il più temperato dei metalli, in rappresentanza del temperamento di Giove; l’incenso, fragrante assieme di calore e odore, in rappresentanza del Sole, sacro a Febo; la mirra, infine, che stabilizza e conserva il corpo, a rappresentare Saturno, il più fermo di tutti i pianeti. Venite dunque qui, tutti voi, vecchi, presso i Magi sapienti, i quali portano anche per voi i doni produttori di vita, coi quali, secondo la tradizione, resero omaggio un tempo all’autore della vita. Venite, ripeto, voi vecchi, che sopportate con fatica il peso della vostra vecchiezza. Venite poi anche voi tutti che angoscia il timore di una vecchiezza che s’approssima a grandi passi. Accogliete con gioia, vi prego, i doni vitali. Prendete, dunque, due once d’incenso, una di mirra, nonché mezza dramma d’oro tirato in foglia; pestate le tre cose assieme e raccoglietele in pillole, immerse in aurea qualità di vino; preparate la confezione al momento opportuno, quando Diana si rallegra allo sguardo propizio di Febo o di Giove. Dopo di che, prendete una piccola porzione di tanto tesoro al sorgere di ogni aurora, innaffiandola con una piccola sorsata di vino, tranne che nel tempo della calura estiva, quando è meglio bere acqua di rose. Se poi tra voi qualcuno ha motivo di temere il calore in qualsiasi tempo, allora aggiunga alla confezione mirabolano della specie chebula o emblica, per un peso uguale a quello delle porzioni di oro, incenso e mirra. Questo preparato difenderà senza dubbio dalla putrefazione l’umore o umidità naturale; questo ancora ne allontanerà la dispersione; questo conforterà, rinsalderà, rinvigorirà in voi i tre spiriti: naturale, vitale, animale; questo infine renderà vigili i sensi, aguzzerà l’ingegno, preserverà la memoria.”
Questo il testo tratto dall’opera di Marsilio Ficino De Vita Libri Tres, la cui prima stampa risale al 1489, così come lo abbiamo tratto dall’edizione del 1991 curata da Albano Biondi e Giuliano Pisani. Per comprendere il contenuto ed il tenore dell’opera, basta scorrerne l’indice: Libro I De vita sana, ovvero della salute di coloro che si dedicano alle lettere; Libro II, De vita longa, ovvero come prolungare la vita; Libro III De vita coelitus comparanda, ovvero sui modo di acquistare vita dal cielo.
Il nostro brano è un buon esempio di come Ficino cerchi di propagandare le antiche usanze ed i metodi astrologici senza urtare le autorità ecclesiastiche. In verità spesso lo vediamo arrampicarsi sugli specchi nel tentativo di far quadrare demoni e divinità del mondo classico con la dottrina cristiana, ma del resto non è forse quello che han fatto con la tradizione egiziana gli occultisti ottocenteschi che pur riscuotono ancora tanto seguito? Dobbiamo riconoscere che anche in epoca vittoriana non era facile prendere posizioni invise alla Chiesa, e quindi a maggior ragione possiamo ben perdonare Ficino che con la sua passione per la Magia rischiava il rogo.
Gli Ingredienti
Per quanto riguarda le proprietà materiali delle sostanze usate, l’incenso e la mirra, anche associati, sono utilizzati per uso interno anche nella Medicina Tradizionale Cinese, fondamentalmente per rimuovere i ristagni e stimolare la circolazione del Qi. Quanto al mirabolano, tutte le sue varietà danno frutti utilizzati soprattutto come purganti e disintossicanti, quindi per rinfrescare le viscere, sia in occidente che in oriente.
La nostra versione
Per quanto ci riguarda, pensiamo che il Dono dei Magi possa essere un meraviglioso supporto per la pratica, sia dal punto di vista del Nei Dan che da quello più strettamente mistico, non necessariamente cristiano. Il nostro suggerimento pratico è di sostituire la foglia d’oro con una tintura, sia nella preparazione del composto che aggiungendone qualche goccia nel vino al momento di assumere la pozione, e di evitare assolutamente il mirabolano. Se ci sono sintomi di calore interno, è necessario trattarli a parte: come si può pensare di aggiungere un purgante in una pozione Solare? Invece di costruire l’aspetto astrale del Rimedio Mistico, lo si riduce ad un volgare medicinale ordinario – e pensiamo a quanto delle Antiche Tradizioni viene oggi sfruttato come rimedio ordinario.
La natura solare di questo composto, e le sue inevitabili connotazioni mistiche, ne fanno una sostanza eccellente per supportare pratiche di lunga vita, ma soprattutto per fortificare gli aspetti astrali sublimando la corruttibilità delle sostanze corporali: l’oro solare e inalterabile, l’incenso che sale ai Cieli, la mirra balsamo dell’imbalsamazione, il vino rosso come simbolo del sangue. Nella logica dell’Inversione, consigliamo di assumerlo alla Mezzanotte, per accendere lo Yang nascente e cavalcarne l’ascesa.
Buona Epifania
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